La procedura per mettere l’impianto spiegata in modo semplice
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Quando perdi un dente, l’impianto dentale è un modo valido per rimpiazzarlo tramite una procedura chirurgica. Se ti manca più di un dente il dentista può consigliarti l’inserimento di più impianti. L’impianto dentale è una vite, in genere realizzata in lega di titanio, che sostituisce i denti mancanti. Questa vite, che può essere conica o cilindrica, prende il posto della radice naturale del dente all’interno dell’osso.
Vediamo come funziona l’inserimento di un impianto, come spiegato dall’ EFP (European Federation of Periodontology).
Mettere un impianto: ecco la procedura passo per passo
1 – La visita
Il primo step è il confronto con il tuo dentista per capire quali sono le alternative che hai. Una parte fondamentale della programmazione di un impianto è l’esame obiettivo e radiologico.
Grazie alle radiografie, che possono essere anche tridimensionali (la cosiddetta Cone Bean), il dentista decide quale impianto usare e dove posizionarlo. Infatti, in base allo spessore dell’osso e alle strutture interne come i nervi, il dentista programma in modo preciso la procedura di inserimento dell’impianto.
2- La procedura di inserimento dell’impianto
Il dentista inserisce l’impianto tramite una procedura chirurgica. Il primo passo è quello di praticare una piccola incisione nella gengiva per accedere all’osso. Ovviamente questo avviene dopo aver fatto l’anestesia locale. Successivamente, il dentista prepara il foro dove inserire l’impianto, utilizzando delle frese apposite.
- L’implantologia in una o due fasi
L’inserzione di un impianto può avvenire in una o due fasi, in base alla scelta migliore per te. La fase iniziale di incisione è comune in entrambi i casi. Nel primo caso, il dentista mette una vite di guarigione sull’impianto subito dopo averlo inserito. Questa vite avanza fuori dalla gengiva e verrà rimossa dopo la completa guarigione dell’osso. Questa guarigione può durare dai 2 ai 6 mesi. Una volta terminata, il dentista sostituisce la vite di guarigione con il cosiddetto “abutment”. Si tratta della componente dove poi verrà cementata o avvitata la corona.
L’alternativa a due fasi invece prevede che la vite di copertura rimanga sotto la gengiva. Dopo l’intervento, infatti, il dentista sutura la gengiva coprendo l’impianto. In un secondo momento, dopo un periodo di guarigione, si pratica un’altra piccola incisione per posizionare la vite di guarigione. Una volta che le gengive sono guarite, la vite di guarigione viene sostituita dall’abutment e il dentista posiziona la corona.
3- L’impronta e la preparazione del dente
Dopo la fase chirurgica, devi attendere che le gengive guariscano completamente. Questa fase richiede dalle 4 alle 6 settimane circa. A questo punto il dentista prende un’impronta della tua bocca. Questa impronta servirà per creare un modello dei tuoi denti, in base al quale costruire la corona o il ponte che andrà sull’impianto.
4- Il posizionamento della corona o del ponte
Una volta che l’odontotecnico ha preparato la corona o il ponte, il dentista può cementarla o avvitarla sull’abutment dell’impianto.
A questo punto effettua dei controlli, per assicurarsi che il dente sia ben integrato nella tua bocca, che tu non abbia problemi a masticare e a chiudere i denti.
Ricorda che l’impianto ha bisogno di attenzione da parte tua, proprio come i denti naturali (se non di più). Infatti, negli anni, i batteri rischiano di intaccare i tessuti che sorreggono l’impianto e causare una mucosite o una perimplantite. L’igiene orale a casa è fondamentale, come anche le sedute di igiene professionale e i controlli periodici. Chiedi al tuo igienista dentali quali sono gli ausili più indicati per prenderti cura dei tuoi impianti e farli durare il più a lungo possibile.
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Dr.ssa Magda Baczak