Il bruxismo: una guida semplice
Denti: problemi e soluzioni
16 Marzo 2021

Il bruxismo: una guida semplice

Tempo di lettura: 2min 22sec

Mal di testa fastidioso, mandibola dolorante e denti indolenziti: questi sono alcuni segni classici del bruxismo. Questo termine indica l’abitudine di digrignare o chiudere con forza i denti, soprattutto durante la notte. Molte volte chi ne soffre si accorge di avere un problema solo quando si presenta il dolore, oppure quando si sottopone a una visita odontoiatrica. Questo capita proprio perché molte persone digrignano i denti durante il sonno e quindi non ne sono totalmente consapevoli.

Il bruxismo: i campanelli d’allarme

I segnali che possono indicare la presenza di questo disturbo possono essere diversi. Chi digrigna i denti durante la notte spesso si alza con un dolore alla testa, alle orecchie o alle tempie. Non solo: anche i denti stessi ovviamente possono dare fastidio e sensibilità. Inoltre i muscoli della mandibola con il tempo possono apparire tesi e molto rigidi, per la continua azione che esercitano.

Il bruxismo notturno può essere sia silenzioso ma anche rumoroso: molte volte è il partner che nota il rumore durante la notte e lo fa presente a chi digrigna i denti.

Perché si digrignano i denti?

Le cause del bruxismo non sono ancora ben chiare, tuttavia possono riguardare diversi fattori. Questo distrurbo si può presentare a qualsiasi età. I bambini potrebbero digrignare i denti a causa di altre patologie, come per esempio il raffreddore o l’infezione all’orecchio.

Nell’adulto invece, i motivi che stanno a monte del bruxismo sono diversi: lo stress gioca sicuramente un ruolo importante. Tuttavia anche altre ragioni come i disturbi del sonno possono influenzare questo comportamento.

La diagnosi e il trattamento del bruxismo

Molte volte questa condizione viene diagnosticata proprio durante le visite odontoiatriche. Il dentista infatti può notare delle abrasioni anomale sui denti causate dall’azione meccanica del bruxismo. Successivamente approfondisce gli altri aspetti, come il dolore al risveglio o la tensione dei muscoli della mandibola. Se questo disturbo si protrae, possono addirittura presentarsi delle fratture dentali. Anche le otturazioni e le ricostruzioni presenti sui denti rischiano di rovinarsi e cedere.

Dopo un’attenta diagnosi, il dentista può mettere in campo una o più soluzioni. Una di queste è il bite notturno, una mascherina su misura realizzata in materiali plastici. Questo semplice device, indossato durante la notte, fa sì che in caso di digrignamento si consumi la plastica invece dello smalto dentale. Inoltre aiuta ad alleviare la tensione muscolare e i dolori al risveglio. In alcuni casi l’odontoiatra può prescrivere anche dei farmaci appositi. Se lo stress e l’ansia sono alla base di questa parafunzione, può essere utile anche una terapia di counseling con un professionista, per gestire questi disturbi in modo corretto.

In caso di bruxismo è opportuno rivolgersi a un professionista per avere una diagnosi e un trattamento precisi e personalizzati. Se hai già un bite notturno, forse può interessarti questo gel apposito per la detersione e la disinfezione quotidiana di questi dispositivi.

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Dr. Giovanni Manfrini

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