Il biossido di titanio nel dentifricio è pericoloso?
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Il biossido di titanio è un additivo molto comune che si trova in molti prodotti alimentari, ma anche nei cosmetici e nei prodotti per la cura personale. Di questo gruppo fa parte anche il dentifricio. Un luogo comune molto diffuso è che il biossido di titanio sia pericoloso. Vediamo cosa dice la scienza.
Il biossido di titanio (TiO2) è utilizzato principalmente come colorante bianco. Nella lista degli ingredienti di un dentifricio, potrebbe comparire con la sigla “CI 77891”, oppure con la dicitura “titanium dioxide”.
Come altre molecole e sostanze, anche il TiO2 è al centro di un dibattito sulla sicurezza; infatti sono insorti molti dubbi per il potenziale danno che potrebbe creare alla salute umana. Come abbiamo fatto anche per il Sodio Lauril Solfato, in questo articolo vedremo cosa stabilisce la ricerca scientifica a riguardo.
In che modo entriamo in contatto con il biossido di titanio?
Molti studi hanno dimostrato che ci sono principalmente quattro modi di esposizione alle nanoparticelle di TiO2. Oltre all’inalazione e all’iniezione diretta, ci sono l’ingestione e il contatto con la pelle.
Attraverso l’inalazione, l’iniezione e l’ingestione le nanoparticelle sono in grado di entrare in circolo. Il contatto con il derma invece è ancora in dubbio: la scienza non è in grado di stabilire se sia in grado di diffondersi nell’organismo attraverso la pelle.
Per capire se il biossido di titanio nel dentifricio sia effettivamente dannoso, ci concentreremo sull’esposizione attraverso l’ingestione.
Il biossido di titanio nell’industria alimentare
Le nanoparticelle di TiO2 come additivo alimentare (E171) sono utilizzate per aumentare e rendere più intenso il colore bianco di alcuni prodotti, come i dolciumi, le gomme da masticare, le glasse bianche o e caramelle. L’esposizione al iO2 quindi dipende anche dalle abitudini alimentari: chi consuma molti prodotti di questo tipo di conseguenza assume una quantità maggiore di biossido.
Dato che l’esposizione potrebbe raggiungere anche l’ordine delle migliaia di milligrammi al giorno, sono sorte delle preoccupazioni: l’ingestione di questa sostanza protratta per anni può causare danni alla salute?
L’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) ha condotto nel 2016 una ricerca a riguardo. In base ai dati raccolti, il biossido di titanio non avrebbe effetti nocivi collegati alla sua assunzione per via orale. L’esposizione alla sostanza tramite la dieta non rappresenterebbe un problema per la salute.
La ricerca sul tema è continua; la Francia infatti, dopo uno studio su animali condotto nel 2017 che riportava possibili effetti cancerogeni, ha deciso di bandire l’uso di questo colorante alimentare a partire dal 2020.
Il biossido di titanio nel dentifricio: il pericolo è reale?
Il dentifricio rappresenta un’altra fonte di TiO2, anche in nanoparticelle, perché potrebbe essere ingerito. Per questo motivo, anche la sicurezza dei prodotti per l’igiene orale è stata analizzata. In genere, la quantità dentifricio usata è molto bassa. Di conseguenza, l’ingestione di biossido si verifica solo nel caso in cui una persona ingerisca involontariamente il dentifricio. Tendendo presente che l’assorbimento per via orale è molto basso, la tossicità del TiO2 nel dentifricio è estremamente improbabile.
Questo è ciò che la scienza ha concluso alla luce dei dati che ha a disposizione ad oggi, che sono in costante aggiornamento e approfondimento.
Se preferisci comunque utilizzare prodotti che non contengano questo additivo, su SorrisoDeciso puoi trovare una selezione di dentifrici senza biossido di titanio, sia per gli adulti che per i più piccoli.
Dr. Massimo Roperti