Sindrome di Sjögren e rischio carie: cosa sapere
Salute generale e salute della bocca
7 Novembre 2022

Sindrome di Sjögren e rischio carie: cosa sapere

Tempo di Lettura: 2min 50sec

La sindrome di Sjögren è una patologia sistemica che coinvolge anche le ghiandole lacrimali e salivari; proprio per questo ha un ruolo nella comparsa delle carie. Questa malattia infiammatoria e autoimmune infatti provoca la xerostomia, cioè l’assenza o la riduzione della saliva. Questo fluido ha un ruolo importante nella protezione della bocca. Quando la saliva scarseggia, i denti e le gengive sono più esposti ai pericoli.

Sindrome di Sjögren: c’è un maggiore rischio carie?

Le persone con la malattia di Sjögren hanno una maggiore incidenza di carie dentali. Come conseguenza, possono negli anni avere bisogno di estrarre dei denti e di affrontare molte cure dentali. Inutile sottolineare che chi soffre di questa sindrome, quindi, si trova a spendere molti soldi per intervenire sui denti, rispetto al resto della popolazione.

Gli effetti non sono solo economici, ma la sindrome ha un impatto anche sulla qualità di vita in generale. L’assenza o la scarsità della saliva, infatti, rendono difficile la masticazione, la deglutizione, anche semplicemente parlare diventa una sfida.

Come controllare il rischio carie

Proprio per il maggior rischio di andare incontro a carie, le persone con la malattia di Sjögren hanno bisogno di una prevenzione più intensa, che agisca su diversi fronti.

Ecco quali sono gli interventi più efficaci per limitare la comparsa di carie:

Prodotti a base di fluoro

Dentifrici, collutori e mousse a base di fluoro aiutano a rinforzare lo smalto. In questo modo, la struttura dei denti diventa più resistente sia agli attacchi acidi dei batteri, ma anche contro l’erosione e l’abrasione. Utilizzare un prodotto con fluoro ogni giorno permette di remineralizzare la superficie dentale, cosa che la saliva non riesce a fare dato che scarseggia o è addirittura assente.

Dentifrici, gel e collutori per la bocca secca

Oltre ai farmaci che il medico consiglia in caso di sindrome di Sjögren, è possibile utilizzare dei prodotti per l’igiene orale indicati in caso di secchezza della bocca. Queste linee specifiche, oltre a contenere agenti per rinforzare lo smalto, hanno una formula che simula l’azione della saliva. Tra gli ingredienti infatti troviamo enzimi salivari, come la lattoferrina, che svolgono un’azione protettiva per denti e gengive.

Prodotti remineralizzanti senza fluoro

Anche altre molecole, oltre al fluoro, sono utili per remineralizzare lo smalto dentale. Alcuni dentifrici o mousse, infatti, apportano minerali ai denti sfruttando altri sistemi. È il caso dell’idrossiapatite, la stessa sostanza che costituisce la struttura dentale. Anche i complessi a base di caseina e calcio hanno l’obiettivo di riparare la superficie dei denti.

Collutori antimicrobici

Utilizzare dei collutori con la clorexidina o con il CPC può essere utile per ridurre la carica batterica nella bocca. Tuttavia, questi prodotti sono indicati per un uso limitato nel tempo, per cui puoi valutare con il dentista o con l’igienista dentale se fanno davvero al caso tuo.

In conclusione, gli studi scientifici dimostrano che l’uso di prodotti con il fluoro è la soluzione più efficace per prevenire le carie in presenza della sindrome di Sjögren, ma anche di altre condizioni in cui il flusso della saliva è ridotto o assente.  L’utilizzo di prodotti per la bocca secca invece può migliorare sia lo stato di salute della bocca ma anche il comfort e la vita quotidiana.

Hai bisogno di consigli o suggerimenti? Scrivici in Live Chat, il nostro team è pronto ad aiutarti.

Dr. Giovanni Manfrini

iscriviti alla nostra
newsletter